Estetica, insieme a Cosmoprof, organizza per lunedì 23 marzo la seconda session dedicata al mondo sposa. Protagonisti Filippo Sepe e Fabienne Rea.
Saranno l’hairstylist Filippo Sepe, creatore del marchio Crazy Fashion e la make up artist Fabienne Rea i protagonisti della session dedicata all’acconciatura sposa in programma al Cosmoprof di Bologna. L’appuntamento è per lunedì 23 marzo dalle 10.30 alle 12 nell’Expo Pavilion del Centro Servizi. Conduce Laura Castelli, caporedattore EsteticaNetwork.
“Stimoli, suggestioni e contaminazioni creative” il titolo di questo evento di IoSposa per proporre idee hair & make up sposa. Si tratterà di un vero e proprio show a tema wedding: un viaggio che prenderà il via dal maquillage, con la make up artist Fabienne Rea impegnata nella realizzazione in diretta di un trucco sposa e nell'offrire una panoramica sulla più attuali tendenze make up per il giorno del Sì. A seguire, sempre su cinque modelle vestite con splendidi abiti firmati …Issima “Le Spose”, la professionalità e creatività di Filippo Sepe. In soli trenta minuti, le sue esclusive tecniche per realizzare “Excellance Chignon“, in una coinvolgente esibizione live. Protagonista in scena, la sua collezione “Just Married Extension“. E noi li abbiamo intervistati per conoscerli più di vicino, ormai a pochi giorni dall’evento di Bologna..
Incontro con Filippo Sepe
Parliamo della tua ultima collezione sposa, Filippo: ispirazione, nome, caratteristiche…
La mia ultima collezione si chiama “Just Married Extension”, ricalca una serie di mie collezioni per la sposa che molto successo hanno già avuto. L’abbiamo studiata e realizzata insieme ad un’azienda italo-francese che realizza extension di qualità. Per questo motivo, appunto Just Married Extension. L’ispirazione viene dalle numerose passerelle che ho avuto modo di visitare e di calcare durante lo scorso anno. Passerelle dove il colore ritornava magnificamente protagonista nella sua veste migliore. Con le bicolorazioni, le tricolorazioni… che rendono la capigliatura una sorta di magia d’artista in grado di esprimere chi siamo.
Il mio pensiero è stato di non poter precludere alle donne nel loro giorno più bello l’uso del colore per ottenere effetti scenografici e rendere davvero speciali le loro acconciature sposa. Da qui l’idea delle extension da applicare attraverso un sistema a clip in grado di donare contrasti forti di colori, ma anche semplici sfumature ed anche molto volume per realizzare, poi, acconciature raccolte. Idea vincente perché permette alle donne che non hanno i capelli lunghi di poter avere comunque un raccolto e a quelle che amano i colori di donarglielo senza colorazioni che per molto tempo le “costringerebbero” a tenere ciocche colorate tra i capelli.
Come svolgi la tua ricerca per creare una nuova collezione wedding?
Anche qui mi sono molto d’aiuto le passerelle che frequento, il fatto di guardare alla moda nella sua totalità, non solo quindi al settore hairstyle, al continuo scambio di idee e di informazioni con il mio staff e con quello delle aziende con cui collaboro e naturalmente, un certo intuito, che mi rendono precursore in molti casi, di mode e tendenze ancora di là da venire. I principi generali a cui mi attengo sono però anche quelli del prêt-à-porter… Credo sia perfettamente inutile lavorare a collezioni anche di un certo peso artistico ma completamente staccate da quella che è la realtà e la richiesta del settore in quel preciso momento. Il wedding è un settore sempre molto proficuo, vivo, esigente e per questo ha bisogno di ricerca , costante aggiornamento e di un ancoraggio saldo alla realtà che vivono le persone.
Cosa ti ha reso così celebre in quest’ambito?
Sicuramente un certo intuito e un’attitudine continua alla ricerca. Credo anche di possedere una preparazione non solo professionale ma anche artistica che mi rende adatto per dialogare con aziende molto diverse tra loro per principi ed ispirazioni. L’uso di tecniche innovative ormai consolidate che ho sviluppato in maniera autonoma e che sono la mia peculiarità, mi danno la possibilità di poter trasferire un bagaglio enorme, in termini di sapere, ai colleghi che frequentano i miei seminari. A loro, in un solo giorno riesco a trasferire le giuste conoscenze per poter dare un impulso incredibile alle loro attività sfruttando al meglio l’enorme capacità economica del wedding. Aggiungiamoci un lavoro pressoché continuo su me stesso, sulle mie tecniche e su ciò che creo.
Con ogni tuo servizio fotografico riesci a tracciare un nuovo profilo di sposa: come fai a trovare sempre quel tocco di novità che fa la differenza?
La differenza sostanziale la fanno le donne… Io le osservo e le ascolto molto. Sono loro a guidarmi prima ancora che io dica loro come pettinarsi o vestirsi per il loro matrimonio. Nelle ultime collezioni wedding ho provato con l’uso del colore, delle extension a rimarcare quella che trovo essere un esigenza di tutte le donne in questo periodo: possedere il particolare che fa la differenza, non avere paura anche di destrutturare in alcuni casi la figura stessa della sposa, staccandola da stereotipi e archetipi che talvolta rendono anche i professionisti del settore banalmente ripetitivi.
Sappiamo che la formazione è per te determinante nell'universo acconciature: spiegaci perché e a quale tipo di formazione fai riferimento.
La formazione è determinante in ogni aspetto della vita lavorativa delle persone, in quello dell’hairstyle ancora di più. Il nostro settore è a metà tra moda – arte, e imprenditoria e come tale ha bisogno di essere preso in seria considerazione perché è un settore vitale dove l’Italia così come per le grandi maison di moda può e deve eccellere. Moltissimi professionisti investono nei saloni tutta la loro vita e il loro danaro, eppure pochi riescono a raggiungere livelli importanti questo perché la formazione in Italia è di qualità scadente. Avere dei buoni maestri, noi lo consideriamo una fortuna… non dovrebbe essere così. I giovani che frequentano le scuole regionali hanno perlopiù insegnanti mediocri, professionisti sottopagati e poco valorizzati che trascurano l’aggiornamento e la ricerca. Come possono essere dei buoni insegnanti? Il problema come al solito è a monte: nella mancanza endemica di investimenti che l’Italia destina al settore artigiano, nella cattiva considerazione che si ha di categorie di professionisti come noi di cui spesso si pensa: “in definitiva devono solo tagliare capelli”. Qui la miopia, il grande errore di non credere invece che possa essere un settore importante per la nostra economia. Si continua ad investire tempo e denaro nell’industria senza rendersi conto che un paese piccolo come il nostro può e deve essere votato allo sviluppo di un’artigianalità d’eccellenza, in tutti i settori possibili, dall’enogastronomia all’arte, alla moda…
Si può parlare di tendenze a proposito del bridal hairlook?
Certo. Veniamo da un lungo periodo in cui le spose hanno portato i capelli sciolti per il loro matrimonio, ora vogliono riportare le trecce impreziosite da perle e fiori un trucco curato e di impatto, ma anche i capelli colorati. Inoltre aggiungiamoci la consapevolezza, che molti miei colleghi difficilmente raggiungono, che la preparazione costante fa da sola la differenza. Rinunciare oggi a seguire un seminario, una fiera, uno show significa non avere idee quando una giovane sposa ti chiede qualcosa di veramente nuovo. Da qui il solito ricciolo sulla fronte o il solito chignon senza vita, di cui si adornano tutte le spose senza differenza alcuna.
Qual è la cosa che un acconciatore non deve assolutamente fare quando si appresta a creare il look di una sposa?
A questa domanda posso rispondere continuando il discorso di prima: i miei colleghi, spesso anche solo per pigrizia o perchè non hanno investito sulla loro formazione non sanno o non si sforzano di riconoscere le peculiarità intrinseche in ogni donna e in ogni sposa, non ne studiano il volto e le caratteristiche non sanno consigliare loro un abito o un make-up che possa stare bene con l’acconciatura e hanno una conoscenza limitata delle tecniche per realizzare chignon. In altri paesi, come la Francia che io frequento moltissimo, i parrucchieri tengono molto alla loro formazione. Nello scorso biennio ho fatto una media di 160 seminari all’anno in moltissime città francesi, e molti proprietari, manager di saloni, assistenti li hanno frequentati. Certo lo Stato finanzia in parte la formazione dei parrucchieri, ma loro hanno fatto il salto di qualità fondamentale: rendersi conto che formarsi è importante.
Quale tipo di messaggio intendi trasmettere in occasione del tuo intervento all'iniziativa IoSposa del Cosmoprof?
Il messaggio fondamentale che vorrei far passare è: ci lamentiamo tutti della crisi, ma spesso non facciamo altro che incrociare le braccia e piangerci addosso. Dobbiamo guardarci dentro e renderci conto che sapere un po’ tagliare i capelli e colorarli non basta! Un vero professionista deve saper fare tutto, deve avere una formazione a 360°, non avere paura di investire su se stesso e sul suo staff costantemente. Il vero parrucchiere, quello di successo, è colui che aprendo la cassa la trova piena ogni sera. Quel parrucchiere sa che ha fatto bene il suo lavoro… Tutto il resto, perdonate la franchezza, sono chiacchiere!
Credits
Creative & art director: Filippo Sepe
Photo: Alessandro Russo
Abiti spose: …Issima “Le Spose”
Make-up artist: Alessandra Baarlam
Extension: Privilege
Incontro con Fabienne Rea
Nata e cresciuta in Francia, ma italiana d’adozione, Fabienne Rea è da oltre vent’anni presente sulla scena italiana e internazionale come make up artist del circuito moda. Il suo ricco know-how può vantare anche un maestro d’eccezione: Gil Cagné.
Consulente d’immagine, formatrice, Beauty Designer e molto altro ancora, Fabienne nutre una vera passione per il trucco da sposa. “In cui convergono – dice – non solo elementi estetici, ma anche profonde implicazioni umane. La donna, infatti, va incontro a uno dei momenti speciali della sua vita, non certo privo di stress. Ha quindi bisogno di sentirsi compresa e tranquillizzata. Ciò che più mi sta a cuore è stabilire con lei un contatto confidenziale ma anche rispettoso della sua vita privata”.
Quali sono i trend più attuali?
Lavorando nella moda, ‘fiutare’ le tendenze è il mio pane quotidiano… In questa stagione convivono trucchi dalle tonalità neutre per gli occhi e intense ma demi-mat per le labbra, con eyeliner molto grafici sulla palpebra, stile Loren, e labbra dai toni tenui. Indipendentemente dal trucco prescelto, fondamentali sono i vari step da seguire prima della realizzazione definitiva. Di solito converso a lungo con la sposa per conoscere il suo lifestyle, il make-up abituale, lo stile dell’abito, la location del matrimonio. Poi inizio un’attenta analisi della pelle e offro consigli per lo skincare, passando attraverso l’osservazione della capigliatura con suggerimenti personalizzati per lo styling. Infine realizzo il trucco vero e proprio, conciliando ogni minima richiesta della sposa con la mia competenza professionale.
Parliamo ora della sposa non più giovanissima…
Il trucco per una donna matura è sempre basato sulla valorizzazione della sua immagine, ma con una particolare attenzione alla sobrietà. No alle texture super-satinate per occhi e bocca. Le sopracciglia troppo definite induriscono i lineamenti, così come i fard esageratamente intensi. Ciò non toglie che si possa, con buongusto, creare anche in questo caso un look trendy.
Tre errori che la sposa deve assolutamente evitare?
L’abbronzatura selvaggia e le lampade. I tratti troppo netti per labbra/occhi e le sfumature ‘a macchia’ su occhi/guance. Effetti stravaganti sulle unghie.
Qualcosa che vorresti dire ai tuoi colleghi?
Sì, di munirsi di tanto self-control, dal giorno della prima prova fino a quello delle nozze!
NON PERDERE
Lunedì 23 marzo h.10.30 – Expo Pavilion Centro Servizi – Fiera di Bologna
“IoSposa. “Stimoli, suggestioni e contaminazioni creative”
Protagonisti Filippo Sepe e Fabienne Rea
Conduce Laura Castelli