Presente nella vita di tutti i giorni da migliaia di anni, il pettine ha da sempre avuto un ruolo importante nell’evoluzione dell’immagine di uomini e donne.
Vi presentiamo alcuni dei leggendari pettini antichi che si trovano all’interno del Museo della Storia dell’Acconciatura di Raffel Pages a Barcellona. Piccoli tesori del patrimonio dell’umanità e testimonianze importanti del mondo della coiffure. Tra questi, il più recente risale a più di 500 anni fa.
L'Antichità
I primi pettini erano di legno, d’osso e, in alcune civiltà, di metallo. A esclusione di alcuni reperti scandinavi del Neolitico per i quali non è chiaro l'uso, la loro funzione non è cambiata molto nel tempo: si tratta di un accessorio fondamentale, e semplice da usare, per l’abbellimento, la cura e la manutenzione dei capelli. Tra i reperti più antichi di pettini veri e propri, alcuni trovati nelle tombe egizie, e in particolare nella necropoli di Naqādah risalenti al terzo millennio a.C. Il pettine si lega alle divinità nella Grecia Classica. Per esempio, ad Argo era conservato un pettine d'oro destinato ad Atena (la dea della sapienza e delle arti), e i pettini erano normalmente offerti alla dea dell'amore Afrodite come ex voto. Nell'antica Roma, il pettine era già uno strumento di lavoro per pectinator (parrucchieri) e pectinatrix (parrucchiere). Nella Roma Imperiale, in particolare, le acconciature erano particolarmente elaborate. Questa è l'epoca in cui si utilizzano normalmente i pettini doppi, i “padri” di quelli usati ancora oggi, con una fila di denti più fitta da un lato e una più largo dall’altro.
Il Medioevo
In questa epoca, alcuni pettini raggiunsero la categoria di oggetti liturgici, in possesso di un alto valore simbolico o si trasformarono in oggetti preziosi, come l'antico pettine della regina Teodolinda, risalente al VI secolo e conservato nella basilica di Monza, in osso e argento con cinque gemme preziose, e quello di Enrico I di Sassonia (876-936), decorato con pietre preziose e conservato nella Sassonia-Anhalt.
L'età moderna
Materiali come avorio e tartaruga sono spesso stati usati per creare pettini come quelli contenuti nella gallery, appartenenti alla famiglia dei Medici, per pettini che sono rimasti per secoli come oggetti preziosi, riservati alle classi più abbianti. Per il popolo, c'erano invece oggetti in legno o osso, del tutto simili ai pettini antichi. La reale democratizzazione del pettine è avvenuta nel XIX secolo, con l’invenzione da parte dell’inglese Alexander Parkes del “parkesine” (la prima plastica creata dall’uomo, nitrocellulosa) nel 1861, materiale con cui potevano essere realizzati pettini e altri strumenti di uso quotidiano.
Maggiori info su: www.museumraffelpages.com