Non che lo stile messy sia demodé, il disordinato ha sempre il suo fascino. Ma i capelli sleek sono top in questi giorni che anticipano la primavera…
Quasi sempre la definizione capelli sleek nella nostra lingua è sinonimo di capelli lisci. Non che sia sbagliata, ma è solo parziale. Perché capelli sleek vuol dire molto di più. Letteralmente sleek hair significa… capelli eleganti, soprattutto in termini di compostezza formale. Che poi elegante sia sempre sinonimo di liscio… potremmo discuterne anni senza una via di uscita.
Ciò che importa è che in questi ultimi giorni d’inverno, i capelli sleek – nel significato più ampio – sono lo styling più trendy. Anche l’effetto bagnato – per le fashioniste più incallite “wet” – è spesso confuso con i capelli sleek ed è un’altra mezza verità: le acconciature più composte e lisce hanno quella piacevole lucidità, ma l’effetto wet è quello tipico delle chiome che sembrano veramente bagnate, come dopo il risciacquo dello shampoo o come uscite dal mare.
Ma se abbiamo appena chiarito che la definizione di capelli sleek non è esattamente sinonimo di liscio e bagnato… qual è la vera essenza delle acconciature sleek? Precisione, ordine ed eleganza sono le tre parole chiave per comprendere il significato di capelli sleek. L’idea di messa in piega – intesa come negli anni 70/80 – non è poi così lontana, insomma.
Styling rifiniti, perfetti, in totale controtendenza rispetto alla piega del giorno dopo che ha dominato in questi ultimi anni. I capelli sleek trovano la loro massima espressione nell’idea di Bon Ton associata alle acconciature: la coda tenuta molto bassa diventa un must per sfoggiare uno stile formalmente ineccepibile, elegantemente rigido.
E poi c’è lo chignon, vale a dire la migliore interpretazione dei capelli sleek: alto o basso, voluminoso o minimal, deve avere un finish perfetto, niente capelli fuori dal coro. L’effetto dev’essere lucido e scolpito, né rilassato né troppo rigido per una resa perfetta. Perché la regola principale per i capelli sleek è quella del bon ton per cui… la femminilità è esaltata dal rigore formale.