A On Hair Show & Exhibition Estetica ha incontrato Zeo Baldi, il maestro internazionale dell’acconciatura, che ha presentato il suo libro “Zeo Baldi – Il senso artistico della vita di un acconciatore”.
Sognava di fare il meccanico della Ferrari, invece è diventato un hairstylist di fama internazionale. Questo è uno dei tanti aneddoti della vita di Zeo Baldi, raccontati nel libro “Zeo Baldi – Il senso artistico della vita di un acconciatore”, presentato a On Hair 2019 presso lo stand di Estetica.
A cura di Isabella Quilaleo Huenante e con il contributo della figlia Alessia Baldi, questo libro è la storia un giovane ragazzo che, con tanto impegno e un pizzico di presunzione, riesce a diventare non solo un noto parrucchiere, ma anche un imprenditore di successo da cui prendere esempio.
Un racconto di vita, ma anche un manuale di metodo ed esperienza per i giovani che vogliono intraprendere la carriera di hairstylist, per trasmettere loro dedizione, determinazione e soprattutto l’importanza dell’innovazione.
Ai microfoni di Estetica, Zeo Baldi ci parla proprio di questo e non solo.
Perché hai deciso di scrivere un libro?
“Sono un presuntuoso per natura, ma nella mia presunzione ho creduto di fare qualcosa per i giovani che intraprendono la nostra carriera: vorrei trasmettere loro la volontà che ho avuto io per emergere, senza togliere niente alla loro personalità. Però per emergere ci vuole tanta, ma tanta buona volontà e trascurare un po’ il tempo libero.”
Nel libro rivivi le numerose tappe della tua vita, tra queste anche l’apertura dell’accademia.
“Ho aperto l’accademia 30 anni fa, con l’obiettivo di far realizzare cose concrete. Un luogo dove si impari il taglio fatto veloce, ma con qualità; dove si impari a fare la permanente, il colore, le meches, tutte le tecniche parrucchiere, sempre con un metodo molto veloce. Per me la velocità, la qualità e il prezzo di mercato sono l’arma vincente per i saloni.”
Un capitolo divertente del tuo libro è “I Dieci comandamenti di Zeo Baldi”. Quali sono i due-tre comandamenti a cui sei particolarmente affezionato?
“Il primo è senz’altro Non conta il singolo, ma conta la squadra, cioè l’importanza del team. Il secondo è di non stancarsi mai di fare formazione, perché il nostro mestiere è sempre in evoluzione. Infine, la cliente è la regina dei saloni, perché è il cliente che permette di tenere aperto il salone.”
“Zeolandia” è il titolo di un altro capitolo, cosa racconta?
“Racconta la mia vita. Quando ero piccolino sognavo di diventare meccanico della Ferrari, poi per un incidente cominciai a lavorare nel salone di mia sorella Zoe. Lì cominciai a fare i miei primi passi, ad appassionarmi a una materia inanimata, ma che cresce. Però ho sempre tenuto in considerazione che se vuoi fare il parrucchiere, non devi essere un mediocre. Scusate la presunzione, però io quello che facevo, lo facevo con il cuore. Per questo sono arrivato al punto di poter scrivere un libro sulle mie esperienze.”
Oltre ad aver editato questo libro per i giovani, insieme ad altri personaggi della coiffure inauguri anche “I Maestri dell’Acconciatura”. Cos’è questo progetto?
“E’ un progetto educativo, ideato con Estetica, incentrato sulla formazione, fondamentale per un parrucchiere. Nei momenti di crisi, purtroppo, gli acconciatori tagliano il badget della formazione, ma è l’ultima cosa che dovrebbero fare, perché la formazione è l’anima del salone.”