I due brand, sfruttando la loro complementarità, hanno riconvertito parte delle loro linee di produzione per realizzare kit dedicati ai saloni d’acconciatura in vista della riapertura del 1° giugno. Insieme sul territorio per dare a parrucchieri e clienti i prodotti necessari a contrastare l’epidemia di Covid-19.
In un momento storico in cui ci viene imposta la distanza fisica, molte realtà aziendali trovano l’occasione di venirsi incontro. È il caso della collaborazione nata tra le due storiche aziende della Valtiberina che, grazie alla loro complementarità, hanno riconvertito parte delle loro linee produttive per contrastare, insieme, l’epidemia di Covid-19.
Kemon, produttrice di servizi e prodotti per il mercato internazionale degli acconciatori, e Ingram, marchio leader nel settore della camiceria, hanno unito i know-how e le diverse professionalità aziendali per realizzare un kit dedicato ai saloni d’acconciatura e studiato per la sicurezza di parrucchieri e clienti, pronto in vista della riapertura delle attività commerciali. Ingram ha provveduto al confezionamento delle mascherine in cotone lavabile, mentre Kemon si è occupata dei prodotti igienizzanti, visiere e guanti protettivi. Tutti prodotti al momento indispensabili e sicuramente apprezzati anche in futuro.
“Quella che Kemon e Ingram hanno creato è una sinergia che affonda le sue radici in una storia aziendale costruita sugli stessi valori familiari, e in un’attenzione particolare al tessuto socioeconomico del territorio, che entrambe le nostre aziende condividono” – spiegano i due fautori della collaborazione: Francesca Nocentini, Kemon Marketing Manager, e Tommaso Inghirami, Igram Sales Manager.
Le aziende dimostrano la propria eccellenza riuscendo a uscire dalle proprie consuetudini produttive con ingegno, flessibilità e visione, per svolgere un’azione positiva sul territorio in momenti di difficoltà. L’eccellenza in questo caso non è tanto da ritrovare nella tecnologia o nel design, poiché gel lavamani e mascherine sono prodotti semplici, ma proprio nel DNA del temperamento imprenditoriale italiano che nei casi virtuosi riesce a unire con successo le leadership umanistica, professionale, territoriale, familiare ed estetica.