24 Aprile 2025

Ripresa post Covid-19: i progetti di Alfaparf Milano per ripartire più forti di prima

È tempo di parlare di ripresa post Covid-19. Le aziende stanno mettendo a punto i loro progetti per il prossimo futuro, Estetica ha chiesto a Marco Bruco quali sono i piani di Alfaparf Milano.

Marco Bruco - Alfaparf Milano
Marco Bruco, Direttore Commerciale Alfaparf Milano

Vivere la fase 3 ci fa ben sperare e ci rende propositivi per l’autunno. Tutto il settore coiffure sta affrontando la ripresa post Covid-19 accogliendo le clienti che tornano, avviando nuovi progetti in salone, lanciando iniziative inedite che le aziende hanno messo a punto durante il lockdown.

Marco Bruco, Commercial Global WW Director Alfaparf Milano, racconta a Estetica: “È stato un periodo molto difficile e di grande incertezza per tutti. Ma lavoriamo in un settore, quello della bellezza, fatto di professionisti che hanno dimostrato una grande capacità di adattamento (basti pensare a quanti parrucchieri durante il lockdown si sono organizzati per stare vicini ai propri clienti attraverso i social, tramite whatsapp, con la spedizione dei prodotti…) e che alla ripresa post Covid-19 si sono fatti trovare pronti, con tanta voglia di ripartire in sicurezza, ma soprattutto di ricominciare a fare ciò che sanno fare meglio: esprimere attraverso le proprie mani la loro arte, la loro creatività, il loro saper rendere bella la cliente donando attenzioni e risultati”.

E aggiunge: “Anche Alfaparf Milano, come altre aziende, in questi mesi difficili è stata accanto ai propri clienti e ai parrucchieri in generale con appuntamenti quotidiani sui propri canali social: tips tecniche, webinar di marketing, appuntamenti dedicati alla comprensione degli aspetti legati e fiscali legati al momento particolare”.

Ora è tempo di ripartire, pensa sia possibile pensare al futuro della coiffure negli stessi termini in cui è stata interpretata finora?

Questi tre mesi di stop hanno toccato tutti e, se posso dare un consiglio ai parrucchieri, è senz’altro quello di proporre servizi che facciano la differenza in salone, lavorando sempre di più sulla qualità del servizio (e quindi sulla redditività) piuttosto che sulla quantità, dando priorità ai servizi tecnici. E sicuramente consiglio e invito a continuare a comunicare con i propri clienti, grazie anche al supporto che aziende come Alfaparf Milano forniscono, come hanno fatto durante il periodo di lockdown: Facebook, Instagram sono strumenti incredibili per restare in contatto e accrescere la notorietà del salone!

Avete diverse iniziative in progress…

Da ormai diversi anni Alfaparf Milano ha intrapreso un percorso di visibilità verso un pubblico diverso. L’intento è quello di comunicare a un pubblico sempre più vasto a 360° gradi.

Internazionali fin dalla nostra nascita, siamo cresciuti rispettando il valore delle differenze. Ancora oggi restiamo al fianco delle persone in tutto il mondo per sostenerle e aiutarle a perseguire la propria idea di bellezza, qualunque essa sia.

In quest’ottica stiamo portando avanti collaborazioni con Radio Italia, l’Accademia di Brera di Milano, la GAMEC e l’Accademia Carrara di Bergamo. Anche il sodalizio con Sergio Pappalettera, conosciuto per le sue collaborazioni con i più grandi artisti del panorama musicale italiano, nato lo scorso anno grazie alla partnership di Alfaparf Milano nel Jova Beach Tour, ha come intento quello di comunicare un’azienda che vuole essere accessibile a un pubblico di ogni genere ed età.

Tra le iniziative nate in collaborazione con Sergio cito quella con Giovanna Fra, pittrice le cui opere, definite ipergrafie, mescolano moda, pittura, scultura e fotografia componendo vere e proprie melodie contemporanee. E quella con La Bigotta, una delle tatuatrici più conosciute in Italia, dallo stile vintage e romantico. Queste artiste hanno prestato la loro fantasia e il loro estro per illustrare due dei lanci più importanti di quest’anno.

Tutti questi progetti ampliano un’attività di ispirazione e sostegno fondamentale per i vostri parrucchieri. Cosa avete messo in campo per la loro professione in modo specifico?

Il nostro focus rimane concentrato su quello per cui questa azienda nasce, ovvero i parrucchieri: finalmente avremo una casa nel cuore di Milano, la neonata Accademia, che diventerà la casa della nostra formazione italiana e internazionale e ospiterà anche progetti ad essa collegati, soprattutto rivolti ai giovani e alle nuove leve di questo mondo. Servirà da punto di incontro strategico e sinergico per tutte le nostre filiali sparse nel mondo. A breve sveleremo il nostro  progetto Salone 100, non voglio dare troppe anticipazioni, posso solo dire che si tratta di una grande opportunità di visibilità per i saloni che sposano al 100% la filosofia Alfaparf Milano. 

I social hanno dimostrato di essere molto utili nel mantenere i contatti durante il lockdown, creando spazi nuovi di confronto e di condivisione. Come pensa Alfaparf di continuare a sfruttare le potenzialità di questi mezzi a vantaggio della community dei vostri parrucchieri?

I social sono entrati a far parte del quotidiano di ognuno di noi da diversi anni ormai, ma mai come in questo periodo sono stati lo strumento per comunicare e per mantenere vivi i contatti. La nascita di Alfaparf Milano Store ha coinciso con questo difficile periodo e ha contribuito a mantenere in contatto i saloni Alfaparf Milano con i propri clienti, creando una sorta di community per affrontare il lockdown insieme: per ogni ordine effettuato dai consumatori, infatti, il parrucchiere indicato dall’utente riceve una percentuale e così anche l’agente di zona. È un modo per “restare uniti”.