In Germania i saloni di acconciatura sono chiusi, ma in campo i capelli dei calciatori tedeschi mostrano rasature perfette e tagli troppo accurati. E le associazioni di settore scrivono alla Federcalcio.
Com’è possibile che i calciatori della Bundesliga abbiano i capelli sempre perfetti se è vietato andare dal parrucchiere? Se lo sono chiesti gli acconciatori tedeschi, e la risposta sa molto di “lavoro illegale”. Le prove? Fin troppo evidenti in campo ogni weekend, scrive la Sueddeutsche Zeitung. Basta guardare calciatori come Nicolás González dello Stoccarda o Tahith Chong del Werder Bremen.
La differenza tra i tagli un po’ posticci della gran parte della popolazione, e i capelli dei calciatori tedeschi perfettamente scolpiti ha quindi allarmato la “Central Association of the Hairdressing Trade”. In una lettera aperta al presidente della DFB Fritz Keller, i circa 80.000 saloni affiliati all’associazione dicono di attenersi alle regole, e vogliono che queste valgano per tutti.
“In Germania, la fornitura dei servizi da parrucchiere, con la minaccia di multe elevate, è stata vietata per quattro settimane” spiegano. “Gran parte dei professionisti del calcio si presentano in campo con i capelli appena tagliati”. In mostra “teste rasate, colli e le tempie con sfumature di pochi millimetri, i contorni netti”. Non un lavoro fatto in casa, insomma.
“Le stelle del calcio ben pettinate mettono sotto pressione un’intera industria”, scrivono i parrucchieri. La lettera continua specificando che in molti sono sull’orlo del fallimento e vengono pressati dai clienti che vogliono convincerli a lavorare illegalmente, violando regole con i tagli a domicilio.
La missiva si conclude con un appello alla Federcalcio di guardare con occhio attento ai capelli dei calciatori tedeschi e mostrare solidarietà, prendendo una posizione contro il lavoro illegale.