Il premio categoria Avantgarde dell’Alternative Hair Show di Londra è andato al parrucchiere torinese Lorenzo Marchelle con una creazione che ha lanciato un messaggio universale.
Dopo due anni di live streaming, il premio International Visionary Award è stato attribuito a Lorenzo Marchelle per la categoria Avantgarde. La premiazione è avvenuta al Troxy, un teatro Art-Deco a Stepney in East London. Quest’anno il tema della competizione era Leggende e Marchelle ha interpretato in pieno lo spirito e la creatività del tema proposto.
Estetica lo ha intervistato e ha condiviso con lui la gioia non solo di un premio, ma anche del raggiungimento di un risultato straordinario a livello mondiale.

Lorenzo, che emozione è stata ricevere un premio così importante?
Diciamo che ancora mi devo riprendere, è stata una bellissima e inaspettata sorpresa. Essere in finale era già tanto, per noi del settore l’Alternative Hair Show è come l’Oscar. Quando ho sentito Anthony Mascolo che ha fatto il mio nome è stata un’emozione fortissima, quasi non ci credevo e sul palco ero agitato e ancora incredulo.
Come ti è venuta l’dea di quell’hairlook e a cosa ti sei ispirato?
Mi sono ispirato un pò al tema principale di quest’anno che era Leggende; io poi sono un’appassionato dei film di Tim Burton e in particolare Edward mani di forbice. Ho pensato alla scena finale del film, in cui lui scolpisce con le sue grandi forbici una statua di ghiaccio e mi è venuto in mente di ricreare quell’effetto su una ragazza. Io ho voluto applicarlo però su una ragazza di colore, per creare maggiormente il contrasto e, ispirandomi ai personaggi della Marvel, ho creato una pantera nera di ghiaccio.



Hair Lorenzo Marchelle – Photo Lele Oldrini – Make up Emanuele Borello
Sei il torinese più celebrato in questo momento, che effetto ti fa?
Mi fa un enorme piacere, mi fermano per strada e mi fanno i complimenti, mi hanno scritto in tantissimi, soprattutto molti colleghi ed è la cosa che mi piace di più, anche i”mostri” sacri di questo mestiere, gli idoli che seguo da tutta la vita. Ho cercato nel mio lavoro di fare squadra e l’empatia tra chi fa questo mestiere è un valore che ho sempre voluto coltivare.
Quale motivazione ha espresso la giuria per il tuo premio?
L’organizzazione dell’Alternative Hair Show mi ha inviato una mail dicendo che tutti i giudici hanno avuto parere unanime nel premiare la mia creazione ed era la prima volta che succedeva in questa competizione. Ma il vero successo è stato far capire il messaggio che c’era dietro, un messaggio universale di integrazione, attualità e passione per il proprio lavoro.
Hai un consiglio da dare ad un giovane che vuole intraprendere la carriera di hairstylist? Cosa conta di più oggi nel tuo mestiere?
Nel nostro mestiere conta sicuramente fare della buona formazione, affidarsi a professionisti. Un consiglio che voglio dare è quello di fare sempre formazione di qualità, essere curiosi, mai arrendersi e accontentarsi, ma cercare sempre di migliorarsi. Nel nostro lavoro siamo sempre apprendisti e non possiamo pensare di essere arrivati. Se un giovane non si sente valorizzato in un posto, deve avere il coraggio di andarsene e cercare una realtà dove viene stimolato. Un consiglio importante è cercare l’ispirazione ovunque vi troviate, passeggiando e guardando in giro quello che succede nella realtà. Ma la vera forza bisogna trovarla dentro se stessi, solo così si vince.
