La cosiddetta scalatura fantasma è basata su livelli invisibili costruiti sotto un primo strato di lunghezze. Il risultato restituisce volume senza sacrificare centimetri.
I tagli scalati stanno avendo il loro momento. Shag cut, wolf cut, mullet sono solo alcuni degli hairlook che ultimamente si sono imposti grazie alla loro leggerezza e alle ciocche sfilate, che possono adattarsi meglio alla forma del viso. Ci sono due punti di attenzione però: il primo è che questi tagli richiedono un accorciamento più o meno radicale delle ciocche. Il secondo è che i capelli fini stentano a ottenere una buona resa. Per questo motivo i ghost layers rappresentano un’alternativa molto richiesta.
La tecnica della scalatura fantasma
Se il taglio non è ben costruito, durante la ricrescita dei capelli – che porta la chioma ad appesantirsi – perderà inevitabilmente la sua forma. Un effetto collaterale che nei look scalati sarebbe meglio evitare. La tecnica dei ghost layers è pensata per dare volume in punti precisi della capigliatura, consentendo all’hairstylist di modellare il volume a seconda delle caratteristiche precise della persona.
Molto apprezzata da celeb come Dua Lipa e Kim Kardashian, oggi è praticata da diversi acconciatori, fra cui anche Chris Appleton, che di celeb ne ha lunga esperienza. La tecnica è stata messa a punto alcuni anni fa da Ramòn Garcia, noto hairstylist di Beverly Hills.
La caratteristica di questa tecnica consiste nel diverso approccio alla scalatura: lo strato superiore dei capelli non viene modificato più di tanto, vengono ritoccate solo le punte, mentre la scalatura vera e propria viene effettuata negli strati inferiori, che restano invisibili.
Una volta identificata la zona dove si vuole mantenere il volume, l’hairstylist isola una sezione nella parte superiore della testa – a forma di raggiera, a stella o a diamante – che farà da guida per l’operazione di alleggerimento sottostante.
Nel risultato finale, i capelli più lunghi si appoggiano sopra i livelli stratificati, restituendo corpo e movimento. Una soluzione che ha i vantaggi dello shug pur mantenendo spessore e lunghezza.
A chi si consigliano i ghost layers
Grazie a questa tecnica, anche chi ha i capelli fini potrà indossare un look voluminoso. Parallelamente, chi ha i capelli di spessore normale potrà modellare la forma del taglio con maggiore precisione. Chi ha i capelli corti o ricci, invece, non dovrebbe ricorrere a questa tecnica, così come chi ha i capelli molto spessi, per i quali è indicata la tecnica di scalatura tradizionale.
I ghost layers delle celeb
I tagli scalati sono sicuramente fotogenici. Lo sa bene l’influencer scandinava Matilda Djerf, che sfoggia un butterfly cut vaporoso e ben livellato. Ma c’è chi preferisce tenereli meno visbili, come Kim Kardashian, che mantiene il volume sopra la nuca grazie alla scalatura fantasma, o come Emily Ratajkowski.