Protezione solare tutto l’anno, sotto il sole o le nuvole i capelli vanno protetti. Con l’aiuto di un’esperta scopriamo insieme cosa è necessario sapere.
La cultura del benessere ci ha ormai abituato a combattere l’invecchiamento della pelle, anche in estate, a colpi protezione solare. I capelli invece arrancano in difesa venendo spesso trascurati o protetti a singhiozzo, con la scusa che “basta tagliarli, perché tanto poi ricresceranno”.
La questione, tuttavia è molto più complessa di quanto appare poiché i capelli – secondo il concetto dell’esposoma – andrebbero protetti durante tutto l’anno. Per saperne di più abbiamo chiesto la consulenza della dottoressa Maria Teresa Rigione, Farmacista specializzata in Scienza e Tecnologia Cosmetiche.

Perché i capelli si schiariscono al sole?
La schiaritura è il risultato dell’azione dei raggi UV sugli aminoacidi del capello, sulle melanine ma anche sui lipidi di cui è composta la cuticola e questo cambiamento è irreversibile. Nei capelli biondi l’effetto è molto visibile e questo deriva dal fatto che il nostro filtro solare naturale è la melanina, il pigmento naturale di cui sono composti tutti i capelli. Abbiamo tre tipi di melanine: feomelanine nei capelli biondi, eumelanine nei capelli scuri, tricosiderina nei capelli rossi, ognuna subirà un certo grado di schiaritura al sole. Discorso diverso sarà per i capelli bianchi, i quali non hanno melanina, avendola persa, essi sono prevalentemente costituiti da cheratina.
La cheratina viene degradata dagli UVR che troveranno tanta cistina da consumare e produrranno un effetto ancora più devastante nella struttura del capello, facendolo anche ingiallire a causa dell’aumento di zolfo derivante dall’ossidazione stessa.
Se a questo aggiungiamo l’effetto disidratante del sale marino, del calcare o quello ossidante del cloro delle piscine possiamo immaginare quanto siano stressati i nostri capelli al ritorno dalle vacanze!

Come e quando proteggerli?
Bisogna pensare a proteggere cuoio capelluto e la chioma dal sole diretto, soprattutto nelle ore di radiazione più intensa, con un foulard o un cappello, esistono tessuti di nuova generazione che contengono filtri capaci di riflettere le radiazioni solari, poi bisogna scegliere dei prodotti per capelli che contengano filtri solari, agendo sulla prevenzione del danno.
Il cuoio capelluto può subire gravissime conseguenze se esposto senza protezioni.
Dovremo detergere delicatamente il cuoio capelluto per eliminare tracce di sale marino oppure cloro optando per shampoo bilanciati e ricchi di sostanze restitutive come il fattore di idratazione naturale (NMF) oppure l’aloe, gli oli ricchi di sostanze antiossidanti come l’olio di Moringa, l’olio di Argan, l’olio di Macadamia e tantissimi altri che sono facilmente reperibili in commercio, facendo seguire una maschera a base di aminoacidi idrolizzati e condizionanti che aiuteranno i capelli a reintegrare parte della quota di idratazione persa al sole e faciliteranno la chiusura delle squame della cuticola.

Quali sono state le principali innovazioni nelle formulazioni dei solari per capelli?
Il problema sostanziale nei prodotti formulati con filtri solari per capelli, che non si differenziano molto da quelli per la pelle, è l’applicazione. La tecnica migliore per la veicolazione di un filtro solare per capelli è la maschera, per la quale un tempo di posa variabile tra 15 e 30 minuti consente una penetrazione più profonda del filtro solare, a maggior ragione se questo prodotto viene massaggiato con cura e delicatezza attraverso la cuticola.
Per rispondere a questa esigenza la vera innovazione formulativa risiede nelle nanoemulsioni, infatti, uno studio recente svoltosi presso il laboratorio di galenica e cosmetologia dell’Universitè Aix-Marseille, suggerisce che una formulazione di tipo nanoparticellare possa aumentare la protezione solare per alcuni filtri organici, rendendo così possibile la riduzione della quantità di filtro utilizzata per ottenere un determinato SPF, mantenendone l’efficacia.
Possiamo optare per prodotti pre o post esposizione solare rigorosamente formulati con filtri classici (come benzophenone, phenylbenzimidazole sulfonic acid, butyl methoxydibenzoylmethane, octyl dimethyl para-aminobenzoic acid PABA) che proteggano le nostre chiome dall’eccessiva ossidazione dei raggi solari, oppure scegliendo quelli a base di oli con elevato contenuto di acido linoleico. Questo acido grasso insaturo è capace di formare una spirale protettiva sullo stelo (polimerizzazione) e integrare la protezione esterna lipidica della cuticola.

Quali sono gli integratori solari?
Gli integratori solari sono sostanzialmente composti a base di beta-carotene, estratti vegetali e vitamine. Tutte categorie di sostanze con proprietà antiossidanti che sostengono le difese cutanee contro l’aggressività dei raggi solari, sia nel breve che nel lungo periodo. Possiamo citare i carotenoidi (beta-carotene, astaxantina, licopene e luteina) e le vitamine A, C ed E.
I meccanismi di protezione a carico di tali sostanze funzionali contenute negli integratori solari sono prevalentemente utili a contrastare il danno ossidativo solare, ma anche l’attivazione indiretta della melanina. Migliorano i meccanismi di difesa della pelle contro gli Uv; stimolano la produzione di nuovo collagene; attenuano le reazioni infiammatorie post esposizione solare. Inoltre, con il loro potere antiossidante, prevengono il foto-invecchiamento cutaneo.
Esposoma è il nuovo modo di studiare le complesse relazioni tra ambiente e salute? Come sono coinvolti i capelli??
Non sono solo gli Uvr a causare danni ai nostri capelli e alla nostra pelle, ma tutta una serie di fattori ambientali a cui veniamo esposti, sin dalla nascita (e perché no, anche dal concepimento) che non dipendono dalla nostra genetica, ma dallo stile di vita a cui siamo, volontariamente o involontariamente, esposti. Questa serie di fattori prende il nome di ‘esposoma’ (letteralmente “esposizione” del corpo/soma) ed è rappresentato da: radiazioni solari, inquinamento ambientale, fumo di tabacco, alimentazione inadeguata, temperatura, stress, carenza di sonno, tuttavia, non vanno trascurati una serie di fattori significativi e molto meno studiati, come ad esempio la qualità dei cosmetici utilizzati nel corso della vita.
Nel caso dell’esposoma dei capelli, si combinano fattori molteplici come inquinamento e smog, inquinamento domestico, shampoo con tensioattivi troppo aggressivi o pH troppo alcalini, stress da strumenti a caldo come phon, piastra e ferri e stress chimici ripetuti come decolorazioni, permanenti, stirature, sabbia, sostanze alghicide e cloro delle piscine. “
