Trovare nuove soluzioni per differenziare il proprio servizio coiffure è una sfida che non si chiude mai. Il caso di Scarpette Tatouche è di ispirazione.
Chi frequenta i Navigli a Milano avrà avuto modo di incontrarla, o per lo meno di conoscerla di nome. Stiamo parlando di Chiara Ambrosano, hairstylist titolare del salone Scarpette Tatouche a Ripa di Porta Ticinese, che è diventata famosa per invitare clienti incontrati per caso in strada tramite un cartello che domanda “Cambieresti look?”.
“Per chi non mi conosce ho iniziato a fare video sui Navigli proponendo cambi look ai passanti ormai più di un anno fa. È un qualcosa che mi diverte perché ogni giorno rappresenta un’incognita per me e posso esprimere la mia creatività. Ricevo molte richieste di persone che vorrebbero essere fermate e allora ho pensato, per una volta, che fosse carino dare alle persone l’opportunità di fermarmi” spiega Chiara.
Che tipo di persone hanno accolto il tuo invito?
Devo dire che le persone che accettano la mia proposta di cambio look sono di vario genere, dal sesso, alle età allo stile. Anche nel mio salone non penso di avere una clientela omogenea. Molte clienti vengono più per la mia persona che per il mio stile riconoscibile e questo non mi dispiace, anzi, ne sono grata.
Che tipo di cambi look hai proposto a queste persone e come ti sei fatta ispirare?
Mi capita spesso di svegliarmi con delle idee, tutto quello che mi circonda è fonte di ispirazione per me e sento la necessità di creare quello che ho in testa. Un fermento creativo che cerco di conciliare poi con la quotidianità. Alle mie clienti propongo sempre il cambio look che meglio si adatti alle loro esigenze, al loro aspetto e, soprattutto, alle condizioni di partenza: le variabili sono moltissime.
Come si sviluppa la sinergia con la persona?
Sono una persona estremamente sensibile ed empatica, un lato che nel mio lavoro credo sia un plus. La consulenza è una delle fasi più importanti nel mio mestiere e conoscere i miei clienti mi aiuta a personalizzare ancora di più il cambio look. Ovviamente in un video di un minuto non si riesce a rappresentare la complessità di questa fase, ma la realtà e pressoché quella che si percepisce nei miei Reel.
Come gestisci in generale il servizio coiffure dei tuoi clienti?
Il mio salone è lo specchio di me stessa, è creativo, un po’ pazzo, accogliente… allo stesso tempo, nel lavoro ci tengo a essere super professionale: so essere anche piuttosto esigente quando è necessario. Le mie clienti sanno che da Scarpette Tatouche si trovano entrambi questi approcci, uno non deve escludere l’altro.
Cosa significa per te servizio personalizzato e quanto è importante nell’offerta del tuo salone?
La personalizzazione è tutto, è ciò che poi alla fine rende i miei lavori originali. È nella personalizzazione che si offre un servizio di alto livello; siamo tutti diversi e ogni caso va trattato offrendo il miglior risultato possibile e desiderabile per quella data persona.
Pensi ci sia ancora un margine di innovazione nel servizio coiffure? Se sì, in quale aspetto?
Ci sarà sempre margine per l’innovazione nella coiffure! Non mi posso definire una persona iper-tecnologica, ma quando c’è stata la necessità mi sono sempre buttata a capofitto nelle novità che offre la tecnologia. Come gestisco i miei social ne è un esempio e, anzi, consiglio a tutti di cavalcare le nuove opportunità. A essere sincera, senza innovazione un po’ mi sentirei persa, ho talmente tante idee in testa, a volte anche troppe! Per questo penso che il mio salone di oggi sicuramente non sarà il salone che vedrete tra 5 anni, siamo tutti in continua evoluzione.