Styling che sa essere super versatile, la coda bassa passa dall’eleganza raffinata allo sportivo urbano. Ecco 5 modi per portarla secondo le ultime tendenze per il 2025.
È sempre un po’ sottostimata la coda bassa, perché si pensa che sia facile da realizzare e spesso la si relega a soluzione d’emergenza per i bad hair days. Per sfatare questo ingiusto mito portiamo qui 5 esempi di styling che spaziano dall’elegantissimo all’out of bed, dimostrando che si può essere creativi anche con una coda bassa e, soprattutto, che le code basse non sono tutte uguali. Spoiler: i requisiti indispensabili per questi hairlook sono avere una certa lunghezza e, condizione imprescindibile, avere dei bei capelli sani e lucenti. Per un’esecuzione ineccepibile sono altresì necessari i prodotti giusti per enfatizzare la lucentezza o, al contrario, per rendere la texture più ruvida e stabile.
Da abbinare a frangia o ciuffo
La lezione che arriva dalla sfilata SS2025 di Jil Sander è che la coda bassa può diventare quasi rivoluzionaria se la si abbina a frangia o ciuffo ben modellati. In questo caso raccogliere i capelli dietro è il modo migliore per far risaltare i due accessori hair aggiungendo un tocco di eleganza.
Riga protagonista
Hermès gioca sull’importanza della riga. Alla versione più tradizionale della coda bassa con riga laterale, ne affianca una che vede invece la riga distribuita in tre direzioni, come un triangolo, che divide le ciocche in tre settori, raccolti compostamente dietro la nuca.
Texture super naturale
Le amanti dei nude look e della naturalezza possono stare tranquille: il 2025 conferma la tendenza al ritorno di un’immagine sana, curata ma senza eccessi. Zimmermann propone pertanto una coda bassa che è bella per la sua semplicità: capelli curati e lucidi, chioma morbidamente raccolta da un elastico, colorazione naturale. Il movimento è affidato a qualche ciocca che sfugge e incornicia il viso.
Effetto scultura
Rabanne riunisce tutti gli spunti visti finora per realizzare una coda bassa dall’effetto scultoreo: wet look abbinato a lunghezze composte, riga laterale profonda, allure clean. Il risultato è uno styling di grande raffinatezza che gioca anche sul contrasto fra texture: lucida e compatta nella parte alta, opaca e freestyle sulle lunghezze.
Con bouffant Sixties
Tutt’altra vibe per N°21, che usa la coda bassa per farla diventare un’acconciatura di ispirazione Sixties attualizzata. La texture è sporca, i volumi sono composti e irregolari, con ciocche filanti in apparente disordine. Il risultato finale ha un’allure urbana e nostalgica, perfetta per questi anni Venti del secondo millennio.