A pochi giorni dalla scomparsa di un grande protagonista della coiffure, Estetica ne ricorda la figura attraverso le parole di chi gli è stato più vicino.
Nato a Reggio Emilia nel 1941, dopo gli studi scientifici entra nel campo delle vendite, iniziando in Exportex e poi in Nelsen. Nel 1978 arriva in Wella iniziando la sua carriera nel mondo dell’acconciatura che lo porterà nel ’90 ad essere direttore divisione salone. Sono gli anni d’oro della coiffure: quelli delle grandi collaborazioni e di innovazioni del settore e Pattacini gioca in assoluto il ruolo di protagonista. “Mio padre – ci racconta Claudia, la sua figlia minore, insieme alle sorelle Simona ed Erika – era un leader carismatico, molto concentrato sugli obiettivi. Sapeva prendere decisioni rapide, anche molto innovative, in cui sapeva coinvolgere team e stilisti. Raccontava spesso di come fosse riuscito a portare Wella nel concorso di Miss Italia, e la sua divertente esperienza in giuria, e della campagna pubblicitaria per Liftex con Claudia Schiffer, da cui ho preso il nome”. Poi qualche anno extrasettore, in Francorosso: ma nel 2000 rientra nel settore parrucchieri fondando TradeService e distribuendo i prodotti di Keune Haircosmetics.
“Per me è stata una condivisione lunga quasi quarant’anni – ricorda il nostro editore, Roberto Pissimiglia – Claudio sapeva ascoltare, invitare al dialogo, sapeva trasmettere i suoi pensieri, le sue visioni, il suo credo. Che si trattasse di un aspetto personale, di una scelta di lavoro, di un piano di marketing, di un viaggio, di una linea di prodotti o di un nuovo progetto… sapevi di poter contare su quello che ti diceva; e sulle priorità alle quali ti portava con il suo ragionamento… Sono andato a cercare una delle prime interviste pubblicate sulla nostra rivista ed ho trovato questa frase che definiva in modo chiaro e trasparente il suo approccio alla vita: “Da sempre mi hanno insegnato che si lavora in squadra, potendo contare su un portavoce credibile e autorevole che si impegni e si assuma le responsabilità…”. Ogni volta che ci incontravamo era una gioia vera. Il rapporto con Claudio mi ha insegnato che si può essere e continuare ad essere amici veri anche quando il lavoro può turbare gli equilibri. Perché la vera amicizia è superiore ad ogni interesse, veduta, ruolo… Claudio è stato un esempio radioso, un ‘maestro di umanità’…”.
“E’ stato un costante riferimento nella nostra crescita e nelle nostre scelte professionali – afferma Adriana Valles, presidente del network 505 Parrucchiere è donna – mi ricordo, 40 anni fa, come entrando nel mio primo salone mi aveva invitato a buttare tutti i prodotti che avevo allora e ricominciare tutto da capo. Vedeva la mia volontà di emergere e mi ha sempre dato fiducia: così sono arrivata alla direzione del gruppo Ary International, ad aprire 3 saloni di cui uno a Malindi. Seguivo tutti i suoi consigli – anche con sforzo, perché erano sfide continue! – ma era un vero maestro, capace di visioni future ampissime ed entusiasmo sornione. Si era creato un rapporto molto forte, tanto che aveva scritto la prefazione del mio libro “Le orme dell’orso”, edito da Estetica, che recitava: “Il desiderio d’amare, di vivere e di sognare porta anche a cercare un significato più profondo nella nostra esistenza. Ed a gioire nel vedere realizzati i sogni di chi amiamo…’. Una frase che dice tutto anche di lui: indimenticabile.
“La nostra era prima di tutto una amicizia, poi una collaborazione di quasi 30 anni – racconta Samanta Duca, Duca’s Parrucchieri – per noi era un punto di riferimento. Un uomo di grande esperienza nel settore, che conosceva benissimo: i suoi consigli sono sempre stati preziosissimi. La riconoscenza e l’affetto che abbiamo nei suoi confronti sono davvero infiniti. Abbiamo sempre condiviso le sue idee al 100%, confrontandoci costantemente su tutto con massima fiducia, da veri amici. Abbiamo amato tutte le sfaccettature di questo grande mentore: di poche parole, a tratti crude ma sempre dirette, vere. Diceva sempre quello che pensava, senza retropensieri, nella massima chiarezza e sincerità. Una persona (un tratto in comune con mia madre) che ha dedicato tutta la sua vita al lavoro, in pienezza, amando fino in fondo quello che faceva con serietà e dedizione. Per questo ci auguriamo di portare avanti il suo messaggio, la sua visione, per onorare al meglio quello che c’è stato tra di noi”.
“Ricordare Claudio è un compito facile, non solo perché si ricorda volentieri, ma perché era un uomo tutto quadrato, un uomo come si direbbe di altri tempi, ma invece era un uomo attualissimo, forte, coerente con i suoi principi e convinzioni. Un uomo di cui ci si poteva fidare, la sua parola era ferma ed incorruttibile, infondeva sicurezza e positività. Inizia così il ricordo di Armin M. Zwerger.
L’ho incontrato la prima volta nel lontano 1980. Io ero fresco di nomina in Italia e fui presentato in una riunione nazionale circa in questa stagione, perciò esattamente 45 anni fa. Non avevamo inizialmente tanti contatti, lui era appena diventato capo area per il Veneto e l’Emilia/Romagna. Ma ben presto si notarono le sue potenzialità professionali e di conseguenza la nostra collaborazione fu più stretta. E a breve in una riorganizzazione della divisione lo promossi direttore vendite salone e nel giro di pochissimi anni direttore commerciale della divisione per diventare, dopo che lasciai Wella, mio successore alla guida della Divisione nel 1990.
Claudio era un uomo visionario, uomo di lavoro in gruppo e uomo di guida forte, ben orientato agli obiettivi ed un esempio per i suoi collaboratori. Così sapeva crearsi la sua equipe, i suoi collaboratori stretti sono tutti cresciuti con lui, li difendeva e nello stesso tempo chiedeva pieno impegno, dedizione e fedeltà.
Gli stessi principi li applicava ai suoi clienti, creandosi amici, confidenti e consulenti tra di loro.”
“Papà era risoluto, veloce nel pensare e nell’agire – conclude sua figlia Claudia – determinato nel perseguire i risultati che credeva giusti. Ha portato il suo carisma elegante in un settore ricco di persone ricettive, che ha saputo coinvolgere e che l’hanno capito e amato. Lo si vede dalla meravigliosa ondata di affetto che stiamo ricevendo… Gli uomini con una personalità come la sua ci sembrano immortali. Vedere quante persone hanno condiviso con lui un pezzo di vita è stato davvero emozionante, ringrazio tutti a nome della nostra famiglia”.
